Eccovi una serie di news interessanti su cui riflettere un po’.
La prima, che è anche l’unica positiva, riguarda il lancio di GameTime, un programma televisivo interamente dedicato ai videogiochi. Trasmesso dall’emittente Odeon 24 viene condotta da Roberto Buffa, che ne è anche l’ideatore, e Raffaele Cinquegrana. La prima puntata, nel caso ve le siate persa, potete trovarla a questo indirizzo: http://www.odeontw.tw/default.asp?dprogramma=100051
Non male, era dai tempi di Usa Today che non si vedeva qualcosa di simile in Italia, escluso qualche esperimento mal riuscito. Certo, alcune cose sono ancora da migliorare, spesso i conduttori sembrano eccessivamente “finti” nelle loro affermazioni o considerazioni e, dulcis in fundo, la parte relativa al prezzo consigliato di un videogioco mi ha fatto un po’ rabbrividire. Detto questo, non posso far altre che augurare il meglio per questa iniziativa sicuramente positiva.
Altro giro, altra news
Secondo alcuni distributori inglesi non c’è niente di male se i negozianti indipendenti acquistano i prodotti presso supermercati che li vendono sottocosto. Alla luce del recente aumento del VAT (la nostra IVA) per i videogiochi, che ha reso la vita ancora più difficile per gli specializzati indipendenti britannici (che rappresentano circa il 5% di un mercato da circa 3 miliardi di euro), il sito inglese Mcvuk riporta le frasi provocatorie di Dareth Dain, managing director del distributore Creative Distribution: “Gli indipendenti che comprano dai supermercati fanno benissimo”, ha detto Dain, “per quanto possa sembrare ingiusto, i supermercati non hanno nessun obbligo legale di proteggere gli interessi dei negozi più piccoli”. Secondo Craig McNicol, managing director di Koch Media UK, il problema non sembra destinato a risolversi in tempi brevi: “Il mercato è libero – ha detto – e non sembra una soluzione normale ma gli elementi di rottura ci sono e non sembrano semplici da aggiustare”. “Come biasimare gli indipendenti? Se andassero dal distributore ufficiale pagherebbero di più”, ha aggiunto Paul Williams, head of buying di Ideal Software, “però, acquistando dai supermercati, gli indipendenti devono rendersi contro che le loro quote di mercato si ridurranno ulteriormente e alla fine diventeranno così marginali che non saranno più considerati”.
Fonte: Gli indipendenti acquistino dai supermercati
La situazione sopra descritta può essere tranquillamente riportata a quello che accade anche da noi e non fa altro che rafforzare la convinzione di un mercato semplicemente malato. Tutti i punti espressi sono condivisibili pur nel loro essere paradossali. Mi è capitato spesso inoltre di sentire negozianti ed amici raccontarmi di loro scorribande da qualche gamestop di turno per sfruttare le promozioni sul ritiro dell’usato, togliendosi così dalle palle vecchia robaccia che i vari distributori ti avevano gentilmente costretto ad acquistare senza mai la briga di rivalutarli (il reso dell’invenduto non merita neanche un accenno).
Infine due righe veloci su quest’altra notizia
Game Point ha siglato un accordo con il progetto di affiliazione targato Games Bond, in base al quale la catena guidata da Franco Cicchello si arricchierà di 3 nuovi punti vendita in franchise situati nella provincia di Bergamo. I nuovi punti vendita sono a Treviglio, Clusone e Seriate e riprenderanno il lay out già adottato nei Games Bond Store di proprietà della catena. “Sono felice dell’entrata nel nostro gruppo di una realtà storica che è da sempre punto di riferimento in provincia di Bergamo”, ha commentato Cicchello. “Sono sicuro – ha aggiunto – che ingressi come quello di Game Point daranno alla nostra azienda un ruolo sempre più importante nello scenario videoludico italiano”.
“La migrazione da un’altra catena che ha deluso le nostre aspettative, dimostra che crediamo nel nostro potenziale e che con Games Bond siamo entrati in sintonia da subito”, ha aggiunto Marco Pennisi, amministratore di Game Point. “Sabato 20 novembre la nostra prima inaugurazione nel punto vendita di Treviglio darà il via ufficiale a questa nuova stimolante avventura”.
Fonte: Game Point entra in Games Bond
Qui c’è poco da dire, nulla di particolarmente scandaloso, mi ha lasciato solo un po’ colpito (mento!) questa frase: “….La migrazione da un’altra catena che ha deluso le nostre aspettative….”
Su chi sia quest’altra realtà onestamente parlando mi sfugge, ma anche in questo caso abbiamo una bella conferma che la moda del franchising ogni tanto rischia di fare qualche bella vittima. Lunga vita a GamePoint.
UPDATE FICO
Ci pensano i diretti interessati a fare “chiarezza”
Di seguito pubblichiamo la risposta che la catena specializzata Open Games ha inviato alla redazione in merito alla notizia pubblicata in data 11 novembre relativa alle nuove acquisizioni del distributore Games Bond:
«PRECISAZIONE: in relazione alle dichiarazioni di GAMES BOND pubblicate sul sito E-Duesse in data 11 novembre 2010, riteniamo la comunicazione alquanto scorretta e atta a ledere l’immagine e la professionalità di PROMOVIDEO, perché di fatto non c’è stata alcuna migrazione dei punti vendita GAME POINT, ma semplicemente la suddetta società è stata eliminata dal franchising OPENGAMES in quanto non ottemperava ai termini del contratto di affiliazione».
Fonte: Promovideo risponde a Games Bond
Che dire, uno spasso.