Salveremo Il Mondo

22 01 2011

Vi inoltro questo interessantissimo video (sottotitolato anche in italiano) di Jane McGonigal su come i videogiocatori, se analizzati da un certo punto di vista, possano rappresentare una risorsa estremamente utile per il futuro della nostra società. E’ abbastanza lungo (venti minuti) e ci vuole un po’ prima che carichi, ma non vi spaventate perché ne vale veramente la pena.





Il Rimpianto

21 01 2011

Avrei preferito titolare questo post con il classico “esistono ancora” ma, almeno per quanto riguarda il proprio punto vendita, questa volta non mi è possibile farlo. Un mix di errori, sfortuna, situazioni, cose, cose ed ancora cose, hanno portato alla chiusura di quello che è stato a tutti gli effetti un simbolo di idee e innovazione. Cosa rara, fottutamente rara in questo settore!

Signori e signori la You Too Videogames in un’intervista di ben 11 anni fa, l’ho scelta perché recuperata durante una delle miei classiche pulizie di primavera anticipate che fanno sempre molto nostalgia e perchè a distanza di molti anni risulta essere ancora anni luce avanti rispetto a quello che oggi si vede in giro!

Let’s go….

You Too Videogames è un videogame shop situato proprio nel centro di Torino in via Po 26. Nato nel 1995 grazie alla passione del titolare Franco Sportaiuolo, si è subito imposto come il punto di riferimento per i videogiocatori della zona.
«Abbiamo iniziato quando ancora i videogiochi non erano conosciuti al grande pubblico », ci ha spiegato Sportaiuolo, «poi è arrivata PlayStation e quello è stato l’input per cominciare a lavorare davvero: la console Sony ha stupito tutti, rivelandosi in grado di portare in negozio un pubblico quanto mai vasto».

Che tipo di clientela frequenta il negozio?
«I clienti di You Too Videogames all’inizio erano solo ed esclusivamente hardcore gamers, ovvero dei super-esperti. Il negozio, infatti, adesso ha quello zoccolo duro di clienti che non perderà mai. Torino è una piazza molto esigente per i videogiochi. Per lavorare bene tutto l’anno si devono saper trattare bene proprio i prodotti dedicati ai giocatori esperti».

Come avete organizzato l’esposizione all’interno del punto vendita?
«Il punto vendita è strutturato “alla giapponese”, nel senso che è molto piccolo, solo 40 mq. Infatti anche i rappresentanti che vengono a venderci i videogiochi rimangono stupiti dalle potenzialità che un negozio così piccolo può avere. Chi entra nel negozio capisce subito di trovarsi in un luogo gestito da appassionati. Soprattutto la gadgettistica attira subito l’attenzione dei visitatori. Prendiamo per esempio Final Fantasy: abbiamo qualsiasi prodotto legato a questa serie di giochi di ruolo, dai Cd musicali alle carte da collezione».

Qual è il segreto per essere competitivi?
«Bisogna vendere emozioni, non prodotti. Se non si vendono emozioni in questo settore è dura andare avanti. Una strada da seguire può essere, quindi, quella di specializzarsi. In questo modo si riesce ad appassionare la clientela su determinati generi di giochi. Noi, infatti, ci siamo specializzati nel settore picchiaduro e nei giochi di ruolo. Le persone che si appassionano ai giochi di ruolo, inoltre, tornano in negozio. Chiedono consigli per risolverli e su quelli da acquistare in futuro».

Su quali prodotti punterà, nel periodo natalizio?
«Spyro 3 e l’ultimo Crash Bandicoot credo che venderanno molto. Ma sto aspettando anche Legend of Dragoon in italiano. Quello mi interessa parecchio e ho intenzione di organizzare delle iniziative in negozio per spingere il prodotto. Il gioco è molto bello ed è su quattro cd, quindi poco copiabile. Credo, infine, che anche i titoli a basso prezzo venderanno molto. La linea Value Series della Sony a 24.900 lire sta andando fortissimo. Costano così poco che i clienti non ci credono che sono nuovi, pensano che siano titoli usati».”






Per Non Dimenticare

18 01 2011

Un giorno epocale che vale la pena ricordare. News recuperata da una vecchia e-mail del periodo. Ammettetelo, state provando un senso di deja vù bello forte.

Con anticipo rispetto alla data ufficiale prevista per il rilascio europeo, in Italia è da oggi possibile acquistare, presso alcuni distributori, le console Sony di nuova generazione, le attese PS3. Data la natura inconsueta di un evento simile, Multiplayer.it si è presa la briga di contattatare telefonicamente il maggior numero possibile dei principali distributori dislocati sul nostro territorio, per ascoltare i loro commenti su questo lancio anticipato.

Feltrinelli, per bocca di Alessandro Ricotti, riporta dispiacere che un day-one così importante per il mercato dei videogiochi non sia stato rispettato. Gli eventi previsti per il lancio della notte fra il 22 ed il 23 marzo organizzati presso i loro punti vendita sono stati naturalmente annullati e le promozioni previste anticipate alla giornata di domani.

Pierpaolo Turitto dà voce a Gamelife, esprimendo l’opinione secondo la quale il venditore si trovi in mano ai distributori, che hanno una quota di mercato forte e decidono più di Sony stessa. Si tratta di un caso più unico che raro, in Europa.

Toscani Srl, per bocca di Alex Toscani, dichiara che Sony abbia lavorato male, essendoci una lettera che diceva di non poterla vendere, mentre ora le cose son cambiate, penalizzando chi non le ha ancora in magazzino.

Silvio Capra di Marylin riporta lo sconcerto della sua azienda, lamentando il comportamento di Sony che ha richiesto la firma di un foglio di impegno e lasciandoli, alle 11 del 21 marzo, senza console da mettere in vendita.

Fabio Grazzini di Newave ritiene la questione un grosso problema per lo specializzato che, non avendo ancora ricevuto le console, si trova a subire un danneggiamento anche in merito alle prenotazioni e subendone un danno di immagine. Danneggiamenti causati anche dalla cancellazione degli eventi di lancio organizzati.

World Games, nella voce di Beppe Pagliani, ritiene che Sony debba prendere provvedimenti e dichiara di non avere intenzione di mettere in vendita le console di cui ha in questo momento disponibilità ma di voler rispettare la data di lancio originale, di domani sera. Pagliani ritiene che adeguarsi in questo caso non abbia senso e si dichiara spiacente che alcune distributori abbiano seguito l’aniticipo del lancio. Dichiara inoltre di ritenere che Sony dovrebbe rivedere i propri vertici, se non è in grado di gestire queste cose, per mantenere la concorrenza leale.

Franco Sportaiuolo, in rappresentanza di You Too, afferma di non essere sorpreso di quanto avvenuto. L’idea è che le console non fossero molto vendute e che parlar male di una cosa significa parlarne meglio. Sony si sarebbe, secondo lui, piegata al mercato e mentre in Inghilterra un’iniziativa del genere è stata bloccata da noi questo non è avvenuto. Dopo averne viste tante, si dichiara deluso.

Euronics, per voce di Andrea Oggioni, dichiara di voler mantenere gli eventi di Roma e Catania, ma non rilascia altri commenti.

Anche DBLine dichiara di non rilasciare commenti, mentre siamo in attesa di poter raccogliere le eventuali dichiarazioni di Media World e Darty, che vi riporteremo fedelmente.

Lo Shopping di Multiplayer.it, nella voce del suo responsabile, Mauro Iandolo, dichiara di non condividere la scelta fatta da chi ha deciso di andare contro le regole. Rispetterà dunque il lancio europeo di PS3, previsto per venerdi 23 marzo, dichiarando preferire preoccuparsi di servire al meglio i propri clienti che hanno deciso di confermare le prenotazioni effettuate presso il proprio Shopping.
Un certo rilievo vorremmo dare inoltre alla prima comunicazione ufficiale che abbiamo ricevuto da Sony Computer Entertainment Italia, che vi riportiamo integralmente:

“Sony Computer Entertainment Italia conferma che la data ufficiale di lancio del nuovo sistema d’intrattenimento digitale PlayStation 3, sul territorio europeo ed italiano, sarà il giorno 23 Marzo 2007, data in cui la distribuzione della console sarà stata capillarmente ultimata. Sony Computer Entertainment si dissoci pertanto dalla decisione unilaterale di alcune catene e punti vendita italiani di vendere ai consumatori PlayStation 3 prima della data di lancio ufficiale. Tale decisione crea infatti una disomogeneità geografica a livello italiano ed europeo nella distribuzione. Ciò è contrario alle politiche di tutela del consumatore di Sony Computer Entertainment Italia che mirano a garantire a tutti i consumatori uguale accesso all’acquisto di PlayStation 3.”

Nel frattempo si stanno registrando le prime reazioni della stampa europea, attraverso alcune notizie riportate da Eurogamer e GamesIndustry.biz, che hanno interrogato Davide Sher di Trade Interactive Multimedia (TIM), pubblicazione specialistica di rilievo sul panorama dei rivenditori italiani, che commenta la vicenda affermando che si tratti di “una strana situazione. E’ la prima volta che dei rivenditori abbiano violato le date annunciate di due giorni”.

[Aggiornamento:] Media World ci ha appena contattato, affermando di non avere alcuna dichiarazione da fare e che per loro si sia trattato di un’operazione commerciale.





Tron Evolution Collector’s Edition

13 01 2011





You Will Be The Next One

9 01 2011

Un amico mi ha inoltrato qualche giorno fa una discussione (a dir la verità un po’ vecchiotta), presa direttamente dal forum di console tribe, relativa alle condizioni di affiliazione ad Opengames. Me ne ha ricordata un’altra molto simile che avevo trovato per caso sul web già diversi mesi fa. Ve le inoltro, con qualche considerazione personale, per darvi un’idea ancora più approfondita su come funziona “la moda del momento” – il franchising.

<mi hanno “consigliato” di editare tutto> – lascio il resto perché ci sono affezionato!

Tirando le somme per l’avvio di un attività in franchising di questo tipo dovrei calcolare un investimento iniziale di xxxxx€ + xxxxx€ circa per l’affitto locale nel caso non sia questo di proprietà. xxxxx€ senza tener conto della fideiussione e senza calcolare ulteriori costi aggiuntivi di gestione. Possono starci (oggi sono buono), lo ammetto, ma un consiglio sincero lo vorrei comunque dare: avete questa cifra e volete assolutamente investire nel settore? Se vi sentite veramente scoperti ed insicuri allora puntate pure dritti al franchising che, sicuramente, potrà coprirvi per bene le spalle sotto molti aspetti ma difficilmente potrà garantire il successo dell’attività. Se invece vi sentite pronti e non vi spaventa il rischio, allora fate tutto in modo indipendente, potrà sembrarvi un suicidio ma esistono meccaniche ed idee che in situazioni differenti non potreste attuare nè sperimentare a causa di vincoli ed obblighi contrattuali. In Italia purtroppo il problema vero è questo, mancano idee e quando queste piano piano si fanno largo sul mercato vengono distrutte dalla paura costante che colpisce l’imprenditore di turno.

Siamo tutti fotocopie, ed i negozi e progetti legati al videogioco ne sono un esempio clamoroso, un po’ di coraggio ed idee non guasterebbero per nulla.