Come sicuramente molti di voi sapranno, era di un paio di mesi fa la notizia che la famosa rivista The Games Machine a partire dal mese di Gennaio avrebbe smesso di allegare videogiochi. L’editoriale firmato in prima pagina che ne spiegava le ragioni si è scoperto essere un’imposizione da parte dell’editore nei confronti di una redazione a quando pare contraria all’idea.
Probabilmente sono stato uno dei pochissimi a ritenere tale progetto sì rischioso ma anche molto interessante e coraggioso. Un ritorno alle origini che oggi, ovviamente, viene nuovamente stracciato per tornare alle vecchie maniere. Da marzo infatti TGM allegherà nuovamente videogiochi alla rivista e si continuerà come se nulla fosse successo.
Lo so, commercialmente parlando questa scelta non fa una piega, ma come già dissi in passato invece che continuare a sviluppare una rivista, portando nuove idee ed approfondimenti di settore sui wc (luogo sacro per la lettura) di migliaia di videogiocatori, si punta nuovamente sulla vendita diretta di un prodotto che, purtroppo, non è la rivista stessa. Inutile nascondorsi, l’utenza media sceglierà una rivista rispetto all’altra in base al tipo di allegato/i che questa conterrà.
Certo, stiamo pur sempre parlando di Sprea, la casa editrice de “Il mio gatto”, “Professione camionista”, “Il mio giardino” e chi ne ha più ne metta, ma un briciolo di coerenza nelle persone a volte non farebbe male.
Io preferisco ricordarla così