Tempo Maledetto

13 10 2013

Non ce la faccio, questo blog meriterebbe un proprietario migliore. Per cui, attingendo alle solite fonti, copio ed incollo varie news interessanti.

Partiamo con la solita intervista scaccia paure:

“Le nuove console porteranno traffico e fatturato nei Pv”

Massimiliano Doati, category manager entertainment Dimo Spa (Socio Euronics), anticipa a E-Duesse le aspettative sulla next gen, i titoli del Natale e la sua ricetta per rendere il mercato videoludico ancora più trainante

Che importanza rivestono oggi i videogame per Dimo?
“Per Dimo Spa, che opera in Liguria, Piemonte e Valle D’Aosta, è sempre stato ed è tutt’ora un business assolutamente interessante , come dimostrano gli investimenti in termini di spazio e di risorse dedicate. Basta visitare uno qualsiasi dei nostri negozi per rendersi conto di come in realtà il videogame, come pure tutto l’entertainment in genere, sia considerato un settore strategico. Va aggiunto che il settore intrattenimento deve essere considerato non solo per il fatturato prodotto, ma anche per il traffico generato e per il target giovanile della clientela attratta”.
Quanto pesano i games sul fatturato dell’intero settore entertainment?
“Il game rappresenta, in termini di valore, una percentuale di circa il 60 % dell’intero settore intrattenimento, grazie anche al valore medio dei prodotti, influenzato positivamente dal posizionamento delle consolle. Rimane comunque sempre molto interessante il settore home video che consente una redditività percentuale superiore, pur richiedendo maggiori spazi espositivi”.
Il mercato videoludico arriva da un anno particolarmente difficile, come vede il futuro?
“Io sono molto fiducioso per l’imminente introduzione delle nuove consolle che riporteranno l’attenzione dei consumatori sull’intero settore, con conseguente apporto di fatturato e di traffico nei punti vendita. Rimane però la preoccupazione legata alla quantità di prodotto disponibile con cui affrontare sia il day one che il Natale. Si tratta inoltre di un evento veramente unico nella storia in quanto avremo in simultanea l’uscita di due nuove consolle fisse su un totale di tre presenti sul mercato”.
Si è fatto un’idea su quale delle due potrebbe avere più appeal?
“Premetto subito che sono entrambe ottimi hardware, per le caratteristiche tecniche, per il periodo in cui usciranno, per il prezzo “centrato”. Pertanto anche il posizionamento annunciato per entrambe le console sarà una buona leva per raggiungere numeri molto importanti. Riguardo ai preorder, considerando che l’Italia è un Paese storicamente legato al marchio PlayStation, per il momento si intravede il predominio di PS4. Credo però che anche Xbox One giocherà un ruolo di primissimo livello, grazie anche alla adozione della nuova Kinect , accessorio già molto conosciuto ed apprezzato. E’ inoltre importante che anche Xbox One abbia scelto di adottare il lettore blu ray, rendendo la console davvero completa, un vero media center e finalmente in full HD, permettendo in tal modo di fruire nel gioco della qualità d’immagine a 1080p” .
Quali saranno i 3 titoli blockbuster del prossimo Natale?
“Salvo sorprese del momento, ritengo che i titoli di maggiore successo si possano individuare sui classici FIFA, Call of Duty, Skylanders che rinnovano di fatto un grande parco installato. In particolare Skylanders rappresenta per la rete di vendita “fisica” una grande opportunità di fatturato, in virtù della logica di gioco che impone al software l’interazione con uno o più personaggi fisici, quindi non scaricabili in Rete”.
Tornando ai giochi di calcio, quindi, l’esito del derby FIFA contro PES è ormai scontato…
“Non c’è più partita. L’anno scorso FIFA ha venduto oltre 1 milione di pezzi e ha sancito il declino di PES conquistando anche gli ultimi scettici. Poi, secondo la mia opinione, senza entrare nei dettagli tecnici dei due prodotti, credo che EA abbia saputo gestire il marketing a supporto del prodotto in maniera eccezionale, e soprattutto con una politica commerciale vincente che ha contribuito a raggiungere splendidi risultati. Quest’anno l’unica salvezza per PES potrebbe essere il prezzo, se il gioco uscisse a 49 euro potrebbe fare numeri interessanti. Per il resto, soprattutto per l’utente medio, la forza di un prodotto come FIFA, oltre che sul gameplay, sta sicuramente nelle licenze, mentre Konami ha sbagliato a sottovalutare questo aspetto perchè ormai il pubblico è molto attento . Non si può infatti uscire con un top game come Pes senza le licenze di squadre importanti come sono ad esempio Napoli o Chelsea”.
Cosa potrebbe fare il settore per rendere il mercato ancora più trainante?
“Se potessi esprimere un desiderio chiederei di rivedere i prezzi al pubblico, bisognerebbe rivedere il posizionamento dei prodotti per fasce. I 70 euro ormai vanno bene solo ed esclusivamente per i top title, quei 10 prodotti all’anno che sono veri e propri fenomeni. Tutto il resto, per vendere bene, dovrebbe sfruttare la soglia psicologica dei 49 euro. Sono sicuro che potremmo avere risultati ottimi. Ormai è molto difficile che escano giochi brutti o di qualità media. Il livello qualitativo è sempre molto elevato, ma, se il prodotto non ha molto appeal, diventa di fatto impossibile proporlo a 70 euro. Potrebbe pertanto essere opportuno e vantaggioso proporre questi prodotti ad una fascia di prezzo inferiore, non al di sopra dei 50 Euro”.

Fonte: e-duesse

Continuiamo con un’ennesima conferma:

I videogame supereranno musica e home video nel 2013

Secondo le stime dell’Entertainment Retailers Association, sarà il settore più trainante dell’anno

Secondo quanto dichiarato dall’ERA (Entertainment Retailer Association) i videogiochi supereranno nel 2013 per fatturato sia l’industria dell’home video sia quella della musica, tornando ad essere il media trainante per le vendite fisiche nei negozi. Secondo le stime, l’indotto proveniente dall’industria videoludica in UK potrebbe ampiamente superare 1 miliardo di sterline. Inoltre, sempre secondo l’associazione, i videogame potrebbero contribuire all’incremento degli altri settori dell’entertainment aumentando la pedonabilità nei punti vendita.

Fonte: e-duesse

Avanti con lo “specializzato” che grida alla crisi:

Carrefour: videogame in calo, urge un nuovo focus sui prodotti

Nicola Rehnicer, purchasing manager Information Technology Major and small domestic appliances di Carrefour spiega a e-duesse come rilanciare il business, che, al momento, registra un -30% rispetto all’anno precedente

Quanto pesano oggi mediamente i videogiochi sul fatturato di un vostro punto vendita?
“Fino al 2012 il peso si attestava sopra al 3% a valore, considerando il fatturato escluso le benzine, per quest’anno possiamo stimare che l’incidenza sarà inferiore al 1%”.
Prevedete una crescita di questo business per il trimestre in corso?
“Decisamente non vediamo i segnali di un’inversione di tendenza sull’andamento della categoria, che continua a contrarsi intorno a trend medi del 30% rispetto all’anno precedente. Di contro i segnali che ci pervengono dai vendor, caratterizzati da poche conferme su attività commerciali forti per far tornare l’euforia nel consumatore, evidenziano come anche l’industria stia puntando ad una vendita più sana piuttosto che legata ad una promozionalità eccessiva”.
Per la vostra insegna sarà determinante l’arrivo della next gen oppure continuerete a puntare maggiormente sui formati attuali?
“Al momento, con i posizionamenti che hanno i nuovi prodotti al lancio sul mercato, non crediamo che la nostra insegna riuscirà a beneficiare particolarmente in questa stagione dell’arrivo delle nuove console. Sicuramente potrebbe essere un’opportunità per rilanciare il business successivamente, quando ci sarà una maggior diffusione delle macchine. Il nostro focus sarà quindi rivolto a proporre a prezzi interessanti o con dinamiche differenzianti rispetto ai concorrenti i formati attuali”.
In che modo potreste far crescere ulteriormente il business legato ai videogame? Publisher e distributori come potrebbero supportarvi meglio?
“Pensiamo che oggi il videogioco sia diventato una categoria che necessita di un posizionamento differente all’interno delle nostre superfici per meglio intercettare i clienti che entrano durante l’anno per fare un regalo ad un bambino o ad un ragazzo e non sanno che all’interno dei nostri punti vendita sia possibile trovare un’offerta completa di questa categoria. Durante la stagionalità è invece necessario realizzare degli spazi correttamente allestiti per massimizzare l’impatto, in cui il cliente possa trovare l’offerta ampia del catalogo natalizia ben integrata con tutta l’offerta per gioco per il bambino. Gli operatori del mercato possono supportarci aiutandoci a teatralizzare questi spazi, e dandoci un supporto con proposte di category complete su come gestire al meglio un lineare di gaming con il catalogo off season”.
Per la Gd Nintendo rimane sempre il produttore hardware più trainante oppure, complice anche il successo di tablet e smartphone a discapito delle portatili, i trend stanno cambiando?
“Nintendo resta il fornitore con la quota di mercato maggiore sul comparto, e i nuovi lanci di titoli novità stanno comunque dando dei buoni riscontri”.
Come stanno andando nel vostro canale prodotti come Skylanders e Disney Infinity?
“Skylanders ha avuto un trend positivo tutto l’anno, mentre Disney Infinity è stato appena lanciato, i volumi sono ancora bassi al day one ma i potenziali sono ancora inespressi. Bisognerà attendere il periodo Natalizio”.
Pronostico: quali saranno i 5 titoli più venduti del Natale presso la vostra insegna?
“Nell’ordine: Just Dance 2014, GTA V, FIFA 14, Pokemon X e Y e Skylanders (con le varie edizioni)”.

Fonte: e-duesse

Altra vittima delle guide strategiche (ovviamente sono ironico, visto che comunque mi dispiace):

Chiude Shardan?

Secondo indiscrezioni non ufficiali, il distributore guidato da John Holder pare abbia cessato la propria attività

Secondo indiscrezioni non ufficiali giunte in redazione pare che il distributore di accessori videoludici e prodotti dedicati all’entertainment Shardan abbia cessato la propria attività e sia attualmente in liquidazione. La società era guidata da una figura storica del mercato videoludico, John Holder e includeva tra i più recenti marchi distribuiti quello dei prodotti audio X-mini.

Fonte: e-duesse

Food for gamers è una mia idea di qualche anno fa, questa volta gli americani ci hanno visto giusto:

GameStop: ecco come “cambiano” i videogiochi

Davide Cristallo, marketing e merchandising director, spiega a E-Duesse le strategie con cui la catena specializzata tornerà a crescere: il consolidamento dei 440 pv attivi, la nuova insegna Mobile Zone ed il side business Food For Gamer

Si è tenuta la scorsa settimana, dal 23 al 26 settembre presso il Nova Yardinia Resort di Castellaneta Marina (TA), l’edizione 2013 della GameStop Conference (di cui è possibile vedere la fotogallery). Evento con cui la catena di videogiochi più grande al mondo presenta ai propri store manager tutte le novità in uscita nel trimestre natalizio. Per ovvi motivi, ovvero il lancio delle nuove console, questo sarà un Natale cruciale per l’insegna che, come ci spiega di seguito il marketing e merchandising director Davide Cristallo, ha già ben chiare le priorità per tornare a crescere in maniera importante.

Lo slogan per l’evento di quest’anno è stato GameStop: Changing the game. Cosa significa?
“E’ riferito alle nuove console. Questo significa un cambiamento radicale per la nostra catena, dopo un periodo caratterizzato da un mercato videogames in italia che anno su anno riportava il segno meno, si tornerà a numeri decisamente positivi e soprattutto in crescita costante, e chi in questi anni ha investito come noi potrà trarne grandi benefici. Lo slogan si riferisce anche al modo di videogiocare, perchè anche il rapporto con le console cambierà radicalmente grazie alle interazioni che queste avranno con altri device e con il mondo digitale”.

A proposito, il vostro business model è stato la prova lampante che il digital non ha assolutamente intaccato le vendite fisiche…
“Abbiamo dimostrato ampiamente che il digitale non toglie mercato al prodotto fisico, anzi, non fa altro che allargarlo. Siamo assolutamente convinti che i prossimi anni saranno positivi in termini di business e che il digital in questo avrà un ruolo fondamentale nell’ìncrementarlo. I contenuti digitali infatti rappresenteranno fatturato che va ad aggiungersi alle vendite di beni pacchettizzati, senza intaccare questi ultimi. E’ solo una grossa opportunità e un business model che accontenta tutta l’industria”.

Che obiettivi vi siete posti per il fiscale in corso?
” Al momento obiettivi non possiamo dichiararne. Ma posso garantire che sarà un anno di crescita importante perchè da qui a fine anno ci giochiamo tanto. Del resto basta dare un’occhiata ai forecast di publisher e produttori hardware per capire che si tratterà di un Natale cruciale per tutto il settore”.

Sono previste nuove aperture nel nostro Paese?
“Diciamo che oggi le nuove aperture non sono più una priorità per GameStop in Italia. Siamo arrivati ad avere 440 negozi e quindi siamo presenti in maniera decisamente capillare in tutto il Paese. Adesso pensando alla nostra struttura è arrivato il momento di consolidare gli store che abbiamo e dobbiamo lavorare su diverse operazioni per migliorare le performance di quelli attivi”.

Quali novità avete previsto per raggiungere questo obiettivo?
“Sicuramente uno dei progetti su cui stiamo lavorando più assiduamente è quello di loyalties, il nostro programma di fidelizzazione che a oggi rappresenta il più grande database di giocatori profilati nel nostro Paese. Si tratta quindi di una risorsa immensa. siamo arrivati ad avere un numero impressionante di acquisti monitorati ed è uno strumento che continua a crescere e a spostare in modo sostanziale i volumi di vendita. Un’altra novità è il progetto GameStop Mobile Zone, una nuova insegna che utilizzeremo appunto per spingere tablet e smartphone, mondi che vogliamo aggiungere al games ma senza disinvestire su quest’ultimo che rimane e rimarrà la nostra priorità e il nostro core business. Ciò non toglie che siano mondi con sempre maggiori sinergie e che siano un ottimo strumento per allargare ancora di più il nostro bacino di utenza. A questo proposito abbiamo aperto un negozio esclusivamente dedicato al mobile in via Marghera a Milano, che verrà inaugurato a metà ottobre. E’ un punto vendita affiliato Wind, operatore con cui abbiamo stretto una partnership a livello nazionale e con cui, a oggi, abbiamo un progetto avviato su 10 punti vendita che vendono appunto anche contratti. Il negozio Mobile Zone in termini strategici è un test dal potenziale molto forte: vendiamo telefoni, tablet e poi sfruttiamo la nostra formula di trade in che di sicuro anche in questo segmento è un incentivo importante. Inoltre effettuiamo riparazioni”.

Continuerete anche con i prodotti musicali?
“La musica è nata in realtà come strumento marketing per attirare target diversi nei nostri negozi, ma oggi posso confermare che, con alcune uscite, sta avendo un impatto importante pure sul fatturato. Su alcuni lanci arriviamo ad avere il 40% del mercato. Proseguiremo comunque mantenenedo la stessa strategia, ovvero poche operazioni spot, molto mirate, con LP che riterremo strategici per la catena”.

Altre novità che avete inserito nei negozi?
“Siamo partiti con un test che interessa al momento 30 punti vendita con il brand Food For Gamers, dove praticamente il consumatore può trovare cibo brandizzato con i propri personaggi preferiti dei games, come ad esempio le patatine di Skylanders oppure l’energy drink di Assasssin’s Creed. Sono prodotti in esclusiva, è un business partito bene e, se prosegue su questa linea, l’obiettivo è di estenderlo a tutta la catena. Prosegue sempre anche il progetto Personal Gamer, che sta crescendo in maniera importante con dei numeri davvero impressionanti. Tra le novità c’è un progetto che interesserà Lucca Comics che andremo a svelare nelle prossime settimane“.

Fonte: e-duesse


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