Un amico mi ha inoltrato qualche giorno fa una discussione (a dir la verità un po’ vecchiotta), presa direttamente dal forum di console tribe, relativa alle condizioni di affiliazione ad Opengames. Me ne ha ricordata un’altra molto simile che avevo trovato per caso sul web già diversi mesi fa. Ve le inoltro, con qualche considerazione personale, per darvi un’idea ancora più approfondita su come funziona “la moda del momento” – il franchising.
<mi hanno “consigliato” di editare tutto> – lascio il resto perché ci sono affezionato!
Tirando le somme per l’avvio di un attività in franchising di questo tipo dovrei calcolare un investimento iniziale di xxxxx€ + xxxxx€ circa per l’affitto locale nel caso non sia questo di proprietà. xxxxx€ senza tener conto della fideiussione e senza calcolare ulteriori costi aggiuntivi di gestione. Possono starci (oggi sono buono), lo ammetto, ma un consiglio sincero lo vorrei comunque dare: avete questa cifra e volete assolutamente investire nel settore? Se vi sentite veramente scoperti ed insicuri allora puntate pure dritti al franchising che, sicuramente, potrà coprirvi per bene le spalle sotto molti aspetti ma difficilmente potrà garantire il successo dell’attività. Se invece vi sentite pronti e non vi spaventa il rischio, allora fate tutto in modo indipendente, potrà sembrarvi un suicidio ma esistono meccaniche ed idee che in situazioni differenti non potreste attuare nè sperimentare a causa di vincoli ed obblighi contrattuali. In Italia purtroppo il problema vero è questo, mancano idee e quando queste piano piano si fanno largo sul mercato vengono distrutte dalla paura costante che colpisce l’imprenditore di turno.
Siamo tutti fotocopie, ed i negozi e progetti legati al videogioco ne sono un esempio clamoroso, un po’ di coraggio ed idee non guasterebbero per nulla.